Il servizio di anodizzazione dell’alluminio: cos’è e a cosa serve
L’anodizzazione dell’alluminio è anche nota come “ossidazione anodica” ed è un processo elettrochimico irreversibile mediante il quale uno strato protettivo di ossido di alluminio si forma sulla superficie del particolare trattato e lo protegge dalla corrosione. In altre parole, attraverso questo processo elettrochimico, si forma una pellicola protettiva attorno all’oggetto. Nell’alluminio, il servizio di anodizzazione è particolarmente utilizzato, ma viene impiegato anche per altri elementi come titanio, zinco, magnesio, niobio, zirconio, afnio, tantalio.
Come funziona l’anodizzazione dell’alluminio
Non è un processo spontaneo, lo strato non si crea in autonomia. È necessario far reagire l’alluminio con l’ossigeno in un processo di elettrodeposizione. Nel materiale avviene una trasformazione superficiale: il metallo nudo reagisce con l’ossigeno e forma ossido di alluminio, noto anche come allumina. Esistono due tipi di anodizzazione dell’alluminio: una sottile, una dura. La prima forma uno strato compreso tra i 5 e i 20 micron, la seconda dai 20 ai 30 micron. Più è duro lo strato, migliore è la resistenza agli agenti atmosferici. Infatti, i valori di micron più bassi vengono solitamente impiegati per prodotti destinati a interni senza manipolazioni frequenti, quelli invece con più micron sono destinati all’esposizione all’atmosfera urbana o marina aggressiva perché hanno uno strato rinforzato.
Le fasi del ciclo di anodizzazione dell’alluminio
Sono tre le fasi del servizio di anodizzazione dell’alluminio. La prima è quella preliminare: si svolgono sul prodotto dei pretrattamenti di vario tipo, sia chimici che meccanici, quali spazzolatura, sgrassatura, decapaggio, satinatura e neutralizzazione. In seguito, si procede per il vero e proprio processo di ossidazione anodica: il film ossido che si forma in seguito al trattamento è estremamente poroso, si può facilmente macchiare perché tende ad attirare elementi esterni. In caso di colorazione, si può agire in questo momento, prima del fissaggio, che assicura la chiusura dei pori rendendo lo strato anodico vetroso e impermeabile, evitando la perdita dell’eventuale colorante e aumentando la resistenza. Alla fine del processo di anodizzazione dell’alluminio si esegue l’oliatura, che elimina la polvere di fissaggio.
A cosa serve l’anodizzazione dell’alluminio
In poche parole, lo scopo del servizio di anodizzazione dell’alluminio è utile per:
- Migliorare la resistenza a corrosione,
- Aumentare la durezza,
- Accrescere la resistenza all’usura e all’abrasione
- Garantire un moderato isolamento termico.
In più, può essere utilizzato come puro miglioramento estetico della superficie di alluminio generata dal processo di pressofusione.