SF Bref fonderie

Ai blocchi di partenza il nuovo SF Bref del settore fonderia

Con lo svolgimento della procedura di Comitato ex art. 75 della direttiva europea 2010/75/UE sulle emissioni industriali (IED), tenutasi a Bruxelles lo scorso 17 settembre 2024, è stato approvato il nuovo documento europeo che individua le "Migliori Tecniche Disponibili (BAT, Best Available Techniques)" applicabili alle attività di fonderia ferrosa e non ferrosa e al settore delle fucine.

Nel corso della riunione sopra indicata, il Comitato ex art. 75 ha espresso il proprio parere favorevole (voto politico) in merito alla proposta dell'atto di esecuzione "Draft Commission Implementing Decision under Directive 2010/75/EU of the European Parliament and of the Council on BAT conclusions for the smitheries and foundries industry", ai fini della successiva adozione da parte della Commissione europea secondo la procedura d'esame previste dalla specifica normativa UE (art. 5 del Regolamento (UE) n. 182/2011).

Le proposte di BAT conclusions in questione sono state derivate dal pertinente Final Draft BAT Reference Document (documento nella sua edizione finale datata febbraio 2024), sui cui contenuti il Forum istituito ai sensi dell'art. 13 della Direttiva 2010/75/UE ha espresso il proprio parere favorevole in occasione delle sedute del 29 aprile 2024, a cui l'Italia ha partecipato attraverso una delegazione accreditata composta da esperti designati dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il forum, istituito per la promozione dello scambio di informazioni, è composto da rappresentanti degli Stati membri, dei settori industriali interessati e dalle organizzazioni non governative che promuovono la protezione ambientale (Decisione della Commissione del 16 maggio 2011 che istituisce un forum per lo scambio di informazioni ai sensi dell'articolo 13 della Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali).

I membri del forum hanno nominato gli esperti tecnici che costituiscono il gruppo di lavoro tecnico (TWG) che ha rappresentato la principale fonte di informazioni per la stesura del documento. Il lavoro del TWG è stato guidato dall'Ufficio europeo IPPC.

Nel TWG, composto da un totale di 137 membri, il nostro paese era rappresentato dalla delegazione del Ministero dell'Ambiente, composta da Gianluca Cusano, Antonio Domenico Milillo, Guido Bernini, Adele Lo Monaco, Davide Laria, Simone Siciliani; della delegazione italiana, quale esperto industriale di supporto, ha fatto parte anche il responsabile dei Servizi Tecnici di Assofond Gualtiero Corelli.

Nella nutrita delegazione del CAEF (Comitato delle Associazioni Europee di Fonderia), quale rappresentanza industriale del settore europeo della fonderia, era presente il vicepresidente di Assofond Franco Vicentini.

A seguito dell'approvazione formale del documento, il Capitolo 4 "Best available techniques (BAT conclusions for the smitheries and foundries industry)" del SF Bref per le fonderie, dopo la traduzione nelle varie lingue dell'Unione, con la decisione di esecuzione della Commissione, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'UE.

L'iter dei lavori del TWG nel SF Bref per le fonderie

L'attività di aggiornamento del SF Bref ha avuto inizio con l'attivazione formale del TWG a luglio 2018 e con il kick-off meeting del 17-20 settembre 2019. Si è conclusa, dopo una sospensione delle attività a causa della pandemia da Covid-19, a settembre del 2023. In questo periodo sono state effettuate tutte le attività necessarie alla raccolta delle informazioni, documentazioni e dati richiesti dalle disposizioni europee, per la redazione dei documenti di riferimento sulle Migliori Tecniche Disponibili per eliminare o ridurre gli impatti delle attività soggette alla citata direttiva IED.

I lavori del TWG sono stati coordinati da un team composto da quattro tecnici in forza all'EIPPC Bureau di Siviglia: Eric Aries, Giorgios Chronomoulos, Jonas Ruiz Andersen, Frauke Schorcht, che hanno provveduto anche alla redazione del documento.

Il nuovo SF Bref per il settore delle fucine e della fonderia

Il nuovo documento di riferimento per le Best Available Technique per le imprese del settore delle fucine e della fonderia, disponibile nella versione finale, datata febbraio 2024, nel sito di Siviglia dell'EIPPC Bureau, è composto da sei capitoli principali:

  • il capitolo 1 dedicato alle fucine
  • il capitolo 2 dedicato alle fonderie.
    Le sezioni 1.1 e 2.1 forniscono informazioni generali sui settori industriali interessati e sulle loro questioni ambientali chiave (KEI). Le sezioni 1.2 e 2.2 forniscono informazioni sui processi industriali e sulle tecniche utilizzate all'interno di questi settori. Le sezioni 1.3 e 2.3 forniscono dati e informazioni riguardanti le prestazioni ambientali di impianti nei settori delle fucine e delle fonderie, raccolti direttamente dagli impianti europei operativi al momento della stesura del documento (imprese che in modo volontario hanno risposto al questionario predisposto dal TWG); informazioni e dati che hanno riguardato anche il consumo di materie prime, acqua ed energia, le emissioni in aria e in acqua, la produzione di rifiuti.
  • il capitolo 3 dedicato alle tecniche per prevenire o, laddove ciò non sia possibile, per ridurre l'impatto ambientale degli impianti nei due settori considerati e alla determinazione delle BAT.

Tali informazioni includono, quando rilevanti, i livelli di prestazioni ambientali (ad esempio: livelli di emissione e di consumo specifico) che possono essere raggiunti utilizzando le tecniche riportate, il monitoraggio associato, costi e problemi crossmediali associati alle tecniche.

Il capitolo 3 è strutturato come segue:

Sezione 3.1: Tecniche comuni da considerare nella determinazione delle BAT per le fucine e le fonderie;

Sezione 3.2: Tecniche da considerare nella determinazione delle BAT per le fonderie;

Sezione 3.3: Tecniche da considerare nella determinazione delle BAT per le fucine.

  • il capitolo 4 presenta le "Conclusioni sulle BAT" definite all'articolo 3, paragrafo 12, della direttiva IED.
  • il capitolo 5 dedicato alle tecniche emergenti, identificate sia per le fucine che per le fonderie.
  • il capitolo 6 con osservazioni conclusive e raccomandazioni per i lavori futuri riguardanti fucine e fonderie.

Il campo di applicazione del SF Bref nelle fonderie

Il documento, come precisato nella parte introduttiva del Capitolo 4 "Best Available Techniques (BAT conclusions For The Smitheries and Foundries Industry)", si applica alle seguenti attività IPPC:

  • 2.3. Lavorazione dei metalli ferrosi: b) esercizio di fucine con magli la cui energia supera i 50 kilojoule per maglio, dove la potenza calorifica utilizzata supera i 20 MW.
  • 2.4. Gestione di fonderie di metalli ferrosi con una capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno.
  • 2.5. Lavorazione dei metalli non ferrosi: (b) fusione, compresa la lega, di metalli non ferrosi (compresi quelli recuperati) e gestione di fonderie di metalli non ferrosi, con capacità di fusione superiore a 4 tonnellate al giorno per piombo e cadmio o 20 tonnellate al giorno per tutti altri metalli.
  • 6.11 Trattamento indipendente delle acque reflue non disciplinato dalla direttiva 91/271/CEE, a condizione che il carico inquinante principale provenga dalle attività oggetto delle presenti conclusioni sulle BAT per le fonderie e i settori considerati.

L’impatto del nuovo Bref e delle BAT conclusions sulle fonderie

L’aggiornamento del documento Bref del 2005 ha portato alla definizione delle BAT e delle relative prestazioni ambientali con un approccio sostanzialmente diverso da quello precedente. Le BAT conclusions definite nel capitolo 4 del Bref non definiscono solo livelli di emissione associati alle BAT (BATAEL), ma anche livelli di «prestazioni ambientali» (BATAEPL):

  • Alcuni BATAEPL sono «vincolanti»: consumi specifici di energia; percentuali di riutilizzo della sabbia; quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento; consumo specifico di acqua.
  • Altri BATAEPL sono «indicativi»: efficienza operativa dei materiali (resa del processo).

Viene resa obbligatoria l’elaborazione e l’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) con puntuali indicazioni delle sue caratteristiche generali (20 requisiti), sostanzialmente riconducibili ai requisiti definiti dalla Norma UNI EN ISO 14.001, e «specifiche» per il settore della fonderia (9 requisiti) ciascuno richiamato da una specifica BAT che ne dettaglia finalità e contenuti.

Al fine di migliorare le prestazioni ambientali complessive il SGA delle imprese di fonderia deve prevedere:

  • Un inventario degli INPUT e degli OUTPUT del processo (BAT 2);
  • Un sistema di gestione delle sostanze chimiche (BAT 3);
  • Un piano per la prevenzione e il controllo di perdite e fuoriuscite (BAT 4a);
  • Un piano di gestione delle condizioni diverse da quelle normali (BAT 5);
  • Un piano di efficienza energetica e Audit (BAT 7a);
  • Un piano di gestione delle acque e Audit (BAT 35a);
  • Un piano di gestione del rumore e/o delle vibrazioni (BAT 8);
  • Un piano di gestione dei residui (BAT 10);
  • Un piano di gestione degli odori per le fonderie (BAT 32).

Le sfide poste dalle nuove normative ambientali per il settore fonderie

L’attuazione delle BAT nelle fonderie e la conformità ai nuovi obiettivi ambientali definiti nel Bref necessiteranno di un’attenta valutazione da parte delle imprese del settore. Valutazione che potrebbe, in molte situazioni, rendere necessario un aggiornamento dell’assetto tecnico-produttivo della fonderia, in relazione ai nuovi limiti e all’allargamento delle problematiche ambientali da gestire. Oltre ad avere ridotto significativamente i valori dei livelli di emissione associati alle BAT (BATAEL) di tutti gli inquinanti considerati, nel nuovo documento sono presi in considerazioni inquinanti gassosi, quali le emissioni di composti volatili (organici e inorganici) il cui controllo richiede tecnologie differenti dai tradizionali sistemi di aspirazione e abbattimento basata sui filtri a tessuto, universalmente diffusi nelle imprese del settore.

Anche gli approcci ai problemi di captazione delle emissioni inquinanti, basati sulla «diluizione» degli inquinanti all’interno di portate di aspirazione nella generalità dei casi sovradimensionate, andranno rivisti affrontando temi quali le emissioni di composti volatili, in particolare se di sostanze a bassa soglia olfattiva. Inoltre, andranno valutati nuovi investimenti per raggiungere la conformità normativa, analizzando anche la sostenibilità dell’investimento e, soprattutto, dei costi di gestione dei presidi ambientali necessari.

Gli aspetti positivi del SF Bref e delle BAT nelle fonderie

Per l’esperienza italiana legata all’attuazione della normativa IPPC nel nostro paese, anche in relazione a quanto avviene in altri paesi, va registrato un elemento non secondario legato al nuovo documento alla luce della sua valenza giuridica.

Il Bref nelle sue BAT conclusions fissa precise indicazioni circa gli aspetti rilevanti delle fasi e dei processi produttivi, rispetto alle quali si applicano le varie BAT e i relativi BATAEL e/o BATAEPL;riferimenti vincolanti, in base alla direttiva IED, per le Autorità competenti.

Ciò di fatto comporterà una maggiore omogeneità di applicazione del SF Bref a livello europeo e non solo, eliminando le importanti disparità che oggi si registrano nelle prescrizioni fra una AIA e l’altra; disparità di applicazione legate alle varie interpretazioni della norma e dell’attuale Bref, da parte delle Autorità Competenti (riscontrabile anche a livello italiano fra le differenti regioni), che fino ad oggi sono state possibili.

L’auspicio è che le nuove AIA portino, da un lato, a un alleggerimento dei costi legati ai piani di monitoraggio e controllo e, dall’altro, a una perequazione di tali oneri gestionali per monitoraggi e controlli, con ricadute positive in termini di concorrenza fra le imprese del settore.

La valenza giuridica dei Bref (BAT conclusion)

Molti sono i richiami ai documenti sulle BAT presenti nella normativa IPPC e nelle norme di recepimento che hanno modificato il Titolo III-bis del D.lgs. 152/06 relativo alla Autorizzazione Integrata Ambientale.

Il comma 1 dell’art. 29-bis stabilisce che: «L’autorizzazione integrata ambientale è rilasciata tenendo conto di quanto indicato all’Allegato XI alla Parte Seconda e le relative condizioni sono definite avendo a riferimento le Conclusioni sulle BAT, …».

Riferimenti alle BAT sono inseriti in vari articoli, in particolare in relazione alla definizione dei valori limite di riferimento (Art. 29-sexies, comma 4-bis) e ai requisiti di controllo delle emissioni (Art. 29-sexies, comma 6), inseriti nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali.

Le Conclusioni sulle BAT sono, inoltre, il riferimento per le attività di riesame (Art. 29-octies, commi 2 e 3) delle Autorizzazioni Integrate Ambientali. Riesame da effettuarsi comunque entro quattro anni dalla pubblicazione delle Conclusioni sulle BAT (Art. 29-sexies, comma 6) sulla G.U. dell’Unione Europea.

Il raggiungimento dei nuovi obiettivi ambientali definiti dalle BAT conclusions approvate, per molti aspetti richiederanno, da parte delle imprese del settore, attente analisi e approfondimenti. È consigliabile, pertanto, analizzare fin da subito il documento con i limiti di emissione (BATAEL) e le performance ambientali (BATAEPL) associati all’applicazione delle BAT definite, per trovarsi preparati al momento in cui le BAT conclusions saranno operative e le fonderie saranno chiamate al riesame delle autorizzazioni integrate ambientali dei propri stabilimenti.

 

Fonte: G. Corelli per In Fonderia – Il magazine dell’industria fusoria italiana